FILIPPO CANNATA CORRELATORE ALL’UNIVERSITÀ DI NAPOLI “FEDERICO II”

A suggello di una lunga e costante collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Filippo Cannata partecipa come correlatore di una tesi relativa alla riqualificazione e illuminazione di Piazza Mercato.

 

Il lavoro si pone l’obiettivo di configurare un corpo illuminante che si presenta come un oggetto ibrido derivante dalla fusione di un lampione con una micro-architettura polifunzionale. L’idea, all’origine rivolta alla creazione di un prodotto che potesse essere utilizzato come bottega di giorno e come luogo di sosta di notte, si è successivamente “generalizzata” con l’aspirazione a renderlo compatibile con una filiera produttiva industriale.

 

Il manufatto, che, con adeguati optionals, diventa info-point, tabellone pubblicitario, schermo a led, padiglione fieristico o gazebo, prefigura diversi e più articolati modi di emettere luce, in particolare prevede l’illuminazione generale della zona sottostante e quella puntuale di un’eventuale presenza monumentale nell’area circostante, entrambe “sensibili” ai residui di luce solare e al numero di persone presenti.

 

Un articolato rapporto di questo percorso di ricerca progettuale è stato recentemente presentato al convegno “Architettura della luce” tenuto nell’Urban Center di Parma nel settembre 2011.

FILIPPO CANNATA ALLA TAVOLA ROTONDA “LA LUCE E L’ARCHITETTO”

Filippo Cannata ha recentemente preso parte alla Tavola Rotonda “La Luce e l’Architetto” realizzata a Milano con il coordinamento della Redazione della rivista Luce e Design edita dalla Casa Editrice Tecniche Nuove. Al tavolo di confronto importanti architetti ed interior designer oltre che rappresentanti del mondo dell’impresa. L’occasione è rilevante perché con questa iniziativa si è cercato di fare il punto del rapporto che, all’interno della filiera dell’illuminazione, intercorre tra la figura del lighting designer e quella di altri attori quali l’architetto, l’ing. elettrico, l’installatore o l’impresa produttrice di corpi illuminanti.
Opinione condivisa tra gli ospiti è, sicuramente, l’accresciuta consapevolezza in merito al valore della luce all’interno del progetto architettonico, la sua funzione di “strumento in grado di esaltare il ritmo dell’architettura”, sebbene troppo spesso vincoli di natura economica o questioni di ambiguità tra valore tecnico e valore artistico della luce portino a trascurare o rinunciare a quella che viene definita l’”eccellenza dell’illuminazione”.
Le basi di una significativa inversione di rotta vengono individuate in un maggiore impegno da parte della figura architetto nel fare in modo che la luce entri nel progetto come elemento decisivo, con un’assunzione di responsabilità che va oltre lo studio e si estende alla presenza in cantiere mediante sensibilizzazione del costruttore di apparecchi e responsabilizzazione dell’intera filiera. “L’architettura – si sottolinea – attraverso una ricerca spasmodica di autorialità piuttosto che di servizio alla committenza, ha perso la sua funzione morale ed etica di servizio”. La filosofia dell’”uomo al centro del progetto” ed il principio della “contaminazione culturale”, secondo Filippo Cannata, sono le leve di un sistema operativo che può consentire l’incontro e l’accordo della totalità degli attori di questo settore: l’asse si sposta su una sensibilità diversa che spinge ciascuno a valersi del plusvalore che l’altra professionalità può dargli per arrivare ad un risultato finale superiore ed eccellente. “Ci vuole un rapporto di collaborazione molto stretto, sinergia e soprattutto complicità”. Si tratta di una collaborazione/confronto contenente al suo interno i germi di una conflittualità che può essere girata a beneficio del progetto generale, soprattutto a vantaggio del benessere del cliente che costituisce l’obiettivo supremo comune.
I nuovi scenari operativi proposti prevedono, in conclusione, un sistema di alleanze basato sulla chiarezza, trasparenza e professionalità; un sistema al centro del quale l’architetto svolge un ruolo di coordinamento, con il preciso dovere di far capire come all’interno del progetto la luce, con le sue valenze emozionali, sia in grado di conferire all’architettura un significato completamente nuovo.

 

http://www.youtube.com/watch?v=KZ1b9xiSvyY

FILIPPO CANNATA E IL NATALE DI MODICA

Lo spirito audace ed innovativo di un’amministrazione comunale si unisce alla creatività di Filippo Cannata in un singolare progetto che richiama il paese dei balocchi di collodiana memoria.

 

A Modica, questo Natale, saranno i bambini delle scuole ad inventarsi e a disegnare le luminarie, superando l’omologazione dell’illuminazione artistica. Profili ed immagini luminose prodotti dalla fantasia dei più piccoli, proiettati sulle facciate dei palazzi barocchi, adorneranno le vie della città siciliana trasformandola in un luogo di gioia dove tutto è possibile.

 

Il progetto, denominato “Nel solco della tradizione” sarà gestito dalla rete delle agenzie educative che condividono lo scopo di riscoprire e trasmettere alle generazioni del futuro il senso delle proprie radici; esso coinvolgerà, oltre ai bambini, i ragazzi più grandi e i genitori che si metteranno a disposizione per collaborare ai laboratori.

 

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Cannata, insieme al supervisore del Solco Marcella Fragapane, ha incontrato circa duecento insegnanti in rappresentanza della grande maggioranza degli istituti scolastici.

 

“Superiamo l’omologazione dell’illuminazione artistica”, ha spiegato “e ripartiamo dal significato che le luci del Natale hanno qui a Modica, in questa latitudine e longitudine, e come non può essere in nessun altro posto del mondo. Sollecitiamo i bambini con il valore di ciò che appartiene all’identità del contesto in cui vivono. E poi lasciamoli liberi di disegnare: i bambini sono gli unici a poter esprimere quella creatività che alla fantasia degli adulti, prigionieri di mille condizionamenti, è preclusa”.

 

L’intenzione è anche quella di trasformare l’illuminazione di alcuni quartieri in un vero e proprio strumento di marketing territoriale, come insegna l’esperienza di Torino e di Lione, il cui look ridisegnato in occasione del Natale è stato capace di attrarre milioni di turisti.

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Incanto, meraviglia, entusiasmo, eccitazione. Un condensato di emozioni per chi attraverserà il rinnovato centro urbano, sarà come compiere un viaggio a ritroso nei sogni di un tempo, per ritrovare i tesori perduti e ricominciare a sperare in un mondo migliore.

“ARCHITETTURA DELLA LUCE” – PARMA

All’interno della rassegna “Architettura della Luce”, l’associazione di studenti della facoltà di architettura di Parma “SEGNIdSEGNI”, in collaborazione con Parma Urban Center, ha proposto, giovedì 8 settembre 2011, una conferenza a tre voci alla quale Filippo Cannata ha preso parte assieme a Roberta Amirante docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, titolare del Corso di Progettazione Architettonica e Urbana, e Sergio Pone, architetto e professore associato di Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica, titolare del Laboratorio di Costruzione e docente di Progettazione Esecutiva nel Corso di Laurea Magistrale in Architettura, nonché membro del collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura della stessa Università. La conferenza, fulcro di un’iniziativa che ha coinvolto intellettuali, architetti, fotografi e storici dell’architettura di livello europeo, è stata introdotta da Aldo de Poli e Dario Costi, docenti presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma si è incentrata sul tema “Luci della Città” (ovvero “Napoli con le luci accese”). Il progetto di illuminazione di piazza Mercato a Napoli, argomento di una tesi di laurea dell’università partenopea alla quale Filippo Cannata ha partecipato come correlatore, si è rivelato lo spunto di un’analisi sull’evoluzione nel tempo dei principi e delle forme di illuminazione urbana oggi finalizzata non più esclusivamente a garantire le condizioni di visibilità per la sicurezza, la scorrevolezza e il comfort di marcia per gli automobilisti o l’attraversamento pedonale, ma più precisamente mirata a riqualificare e caratterizzare lo spazio pubblico con le sue specificità, considerato non quale semplice spazio di connessione tra luoghi privati, ma luogo vissuto, di giorno come di notte. Soprattutto, nell’ambito di questo nuovo approccio al tema della luce – dichiara Cannata – si assiste ad un crescente interesse per le esigenze del fruitore di questo spazio, dell’utente finale del progetto di illuminazione, del cittadino, che con i suoi usi e le sue percezioni costituisce elemento integrante e sostanziale del sistema luce-ambiente. Un progetto di illuminazione adeguato è dunque quello che prevede una differenziazione dell’illuminazione in relazione alle diverse funzioni di uno spazio, quindi agli usi che ne fanno i soggetti che con esso interagiscono. L’illuminazione al servizio dell’utente e l’utente al centro delle riflessioni sul progetto di illuminazione sembrano essere divenuti i termini di una nuova etica dell’illuminazione urbana, che ovviamente non omette il rispetto di altri principi fondamentali quali la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. La sfida è ottenere il massimo dell’efficienza e della rispondenza agli obiettivi a costi economici energetici e ambientali i minori possibili. Le nuove tecnologie sembrano offrire importanti contributi in proposito incoraggiando il cambiamento. È la fine di una lunga era. In ogni fine vi è un nuovo inizio. E in ogni inizio vi è un incontro di passato e futuro.

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http://www.parmaurbancenter.it/rassegna_adl.html

FILIPPO CANNATA ILLUMINA LA FINALE DI MISS UNIVERSO 2011

Filippo Cannata illumina l’incantevole scenario che accoglie il premio delle donne più belle del mondo (www.missuniverseitaly.it). Vibranti scenografie luminose scolpiranno le flessuose silhouettes delle cinquanta miss candidate amplificando l’atmosfera da sogno dell’Hotel “Il Gattopardo” a Forio d’Ischia (www.ilgattopardo.com), palcoscenico affascinante per il design della luce, inebriante per la bellezza, entusiasmante per lo spettacolo. Nell’ambito della manifestazione, che avrà durata di una settimana (dal 23 al 30 giugno), vi sarà la serata “Winebar nella dimora di Luchino Visconti”. Per l’occasione Filippo Cannata dedicherà la sua luce emozionale anche a Villa La Colombaia (www.fondazionelacolombaia.it), storica residenza estiva del regista de “Il Gattopardo”, all’interno della quale, nel corso della serata dal tema “Ischia, la bellezza culla del turismo culturale”, lo chef due stelle Michelin, Nino di Costanzo, preparerà un racconto culinario basato sui menu dei film del grande regista. Un’esperienza all’insegna della moda, del design e della cultura locale dove la perfezione di forme e di atmosfere, denominatore comune dei diversi eventi, saprà mantenere elevati i livelli di coinvolgimento e di partecipazione.

LUCI BAROCCHE

Nell’ambito della manifestazione “Contaminazioni, Festival di Poesia e Culture di Confine”, architetti e illuminotecnici ridisegnano con l’arte della luce il sontuoso profilo della Chiesa di San Giorgio. Nuovi scenari urbani per volumi e forme dello straordinario barocco siciliano, affidati per quattro sere alla creatività dell’Accademia della Luce, il cui presidente onorario è il Premio Oscar Vittorio Storaro. Firmano il progetto per il centro storico di Modica i lighiting designer Filippo Cannata, Maurizio Gianandrea ed Emanuela Pulvirenti.

 

http://www.archinfo.it/servizi/1,1641,53_EVT_7928_06x2011,00.html

MODICA MIETE CULTURE

Nell’ambito della manifestazione “Modica miete culture. Pensieri, Opere e Contaminazioni sul far dell’estate”, momento di festa della città che nel mese di giugno associa la mietitura del grano alla celebrazione della cultura in tutte le sue declinazioni, Filippo Cannata con l’Accademia della Luce dedica la sua esperienza ad uno dei più importanti monumenti dell’antico centro storico, la Chiesa di S. Giorgio, inserita nella lista mondiale dei beni dell’Umanità dell’Unesco.All’interno di una naturale scenografia architettonica la poesia della luce si incontra con quella dell’arte, della musica, del teatro, per mietere culture e maturare un nuovo racconto di idee. Per questo capolavoro dell’architettura siciliana tardo-barocca, che si erige in posizione scenografica tra la parte alta e la parte bassa della città, Filippo Cannata ha pensato ad una illuminazione che mira a sottolineare tutta la sua imponenza e la sua intrinseca bellezza. Una luce morbida entra in relazione con la facciata caratterizzando la monumentalità della parte centrale avanzata rispetto alle ali laterali. L’idea è quella di conferire l’illusione di un dinamismo accentuando i lievi contrasti di luce ed ombra sulle superfici curve e ricche di elementi decorativi. La luce, oltre a valorizzare l’architettura, interpreta e rende praticabile la dimensione simbolica della religione, essa si veste di sacro infondendo e generando nello spazio un’aura mistica e spirituale che favorisce il contegno ed il raccoglimento.

 

www.modicamieteculture.it

A MODICA SI PARLA DI LUCE

Modica (RG). Si parla del rapporto tra luce e identità dei luoghi all’interno del festival «Contaminazioni, festival di poesia, filosofia e culture di confine» che, fra il 16 e il 19 giugno, celebra l’arrivo dell’estate nella città patrimonio del’Unesco con la luce di Filippo Cannata ed Emanuela Pulvirenti sulla facciata del Duomo di San Giorgio. E la luce è al centro del seminario «Luce barocca. Per un’illuminazione dei centri storici della Sicilia sud orientale» , organizzato da Maurizio Gianandrea e Filippo Cannata dell’Accademia della Luce con la collaborazione di Emanuela Pulvirenti, che parleranno di come la luce possa contribuire a fare rinascere l’identità dei luoghi. Una mostra con 37 opere provenienti dal Museo della Permanente di Milano sarà aperta fino al 31 luglio.

 

http://www.ilgiornaledellarchitettura.com/articoli/2011/6/108850.html

PREMIO PIDA 2011

Al via la IV edizione del Premio Internazionale Ischia di Architettura 2011, kermesse nata dalla collaborazione tra l’associazione PIDA, l’Ordine degli Architetti di Napoli, l’ANAB, il magazine Compasses e Federalberghi con l’obiettivo di premiare gli hotels e le SPA più belle del mondo divulgando il connubio tra l’architettura e la cultura dell’ospitalità. Filippo Cannata, la cui filosofia basata sui concetti di “qualità del risultato” e “rispetto per la natura” si pone in linea con i principi evocati nel manifesto di questa consolidata realtà, interviene per illuminare la sede del prestigioso evento, il parco di Villa La Colombaia nell’incantevole isola d’Ischia, storica residenza estiva di Luchino Visconti. Una luce morbida e soffusa, ben orchestrata, conferirà alle presenze verdi del giardino una nuova e più suggestiva configurazione; i pini, i lecci, gli ulivi che sorvegliano il roseto tanto caro al regista diventeranno protagonisti di una scenografia incantevole che esalta l’originalità paesaggistica del luogo. La luce artificiale colloquierà con la luce della luna aggiungendo una nota di meraviglia alla magia di questo piccolo angolo di paradiso e sussurrando all’orecchio della natura la parola emozione.

 

http://www.pida.it/it/press/press-2011/89-parte-il-pida-iv-ediz.html

LIVING 24 – LUCI BAROCCHE

Nell’ambito della manifestazione “Contaminazioni, Festival di Poesia e Culture di Confine”, architetti e illuminotecnici ridisegnano con l’arte della luce il sontuoso profilo della Chiesa di San Giorgio. Nuovi scenari urbani per volumi e forme dello straordinario barocco siciliano, affidati per quattro sere alla creatività dell’Accademia della Luce, il cui presidente onorario è il Premio Oscar Vittorio Storaro. Firmano il progetto per il centro storico di Modica i lighiting designer Filippo Cannata, Maurizio Gianandrea ed Emanuela Pulvirenti.

 

http://www.living24.it/servizi/1,1641,58_EVT_7928_06x2011,00.html